Iran, 260 arrestati a un raduno musicale. Tre sono cittadini europei Iran, 260 arrestati a un raduno musicale. Tre sono cittadini europei(afp) Per le autorità si trattava di una cerimonia satanica
TEHERAN – La polizia iraniana ha annunciato venerdì di aver arrestato 260 persone, tra cui tre europei, per aver promosso il "satanismo" durante un raduno a ovest della capitale Teheran, ha riferito l'agenzia ufficiale Irna. Gli arresti sono di massa: "146 uomini e 115 donne" che "erano in uno stato inappropriato e osceno con emblemi, segni e simboli del satanismo sui loro vestiti, teste, volti e capelli", dice l'agenzia che cita un comunicato stampa della polizia.
Nel corso dell'operazione effettuata nella città di Shahryar, a ovest di Teheran, nella notte tra giovedì e venerdì, sono stati arrestati anche "tre cittadini europei", ha riferito la stessa fonte senza specificare la loro nazionalità. "Sono stati sequestrati simboli del satanismo, bevande alcoliche e sostanze psicoattive nonché 73 veicoli".
Le autorità iraniane generalmente equiparano i concerti di musica rock, in particolare hard rock, vietati nella Repubblica islamica, a cerimonie sataniche. Anche il consumo di alcol è severamente vietato nel Paese ultraconservatore. Nel luglio 2009, la polizia ha arrestato tre persone nella provincia nordoccidentale di Ardebil per "proselitismo satanico". Nel maggio dello stesso anno, 104 "adoratori di Satana" furono arrestati durante un concerto nel sud del Paese, dove le persone avrebbero bevuto alcolici e "succhiato sangue".
Gli arresti arrivano in un momento di forti tensioni sociali nel Paese: la polizia ha ripreso a pattugliare le strade a caccia di donne non velate, sono stati intensificati i controlli effettuati anche con l'uso di droni e le reti dell'opposizione hanno diffuso diversi filmati in cui si vedono donne malmenate e aggredite per la sola colpa di andare in giro senza velo. Dal 2022, l'anno della grande ondata di proteste seguita alla morte di Mahsa Amini, molte ragazze sfidano i divieti camminando in pubblico a capo scoperto, una forma di disobbedienza civile che gli ultraconservatori al potere sono intenzionati in tutti i modi a spegnere.